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Redazione

Manifesto per la Piena Accessibilità Digitale: Un Impegno per il Futuro Inclusivo

Il Manifesto, creato per sottolineare l'importanza dell'accessibilità digitale

Oggi abbiamo lanciato il Manifesto per la piena accessibilità, creato per sottolineare l'importanza dell'accessibilità digitale come diritto inalienabile e per promuovere una società digitale inclusiva. Il nostro obiettivo è sensibilizzare leader politici, pilastri dell'industria e cittadini italiani sull'urgenza di abbattere le barriere che ancora oggi impediscono una piena inclusione digitale. Con questo manifesto, intendiamo fornire raccomandazioni legislative e promuovere una cultura dell'accessibilità che riconosca e rispetti il diritto di ogni individuo a partecipare pienamente alla vita quotidiana attraverso l'accesso senza ostacoli alle tecnologie digitali.

Cosa proponiamo con questo Manifesto

Il Manifesto propone una serie di raccomandazioni legislative per migliorare l'inclusione digitale, tra cui:

  • Pieno riconoscimento del diritto all’accessibilità quale diritto umano e ridefinizione del suo ruolo nel nostro impianto normativo.
  • Introduzione di sanzioni sistematiche e chiare per la non conformità.
  • Promozione di campagne di sensibilizzazione.
  • Definizione di criteri chiari di conformità.
  • Istituzione di tempi certi per la conformità.
  • Promozione di incentivi per la transizione verso l'accessibilità.

La dichiarazione di Edoardo Arnello, CEO di AccessiWay Italy

Il nostro Edoardo Arnello descrive così il Manifesto: “Con questo Manifesto vogliamo condividere con tutti gli attori istituzionali alcune indicazioni fondamentali per far comprendere quanto sia importante garantire la piena fruibilità degli strumenti digitali. Non ci può essere qualcuno, nei prossimi anni, cui sarà negato il diritto alla piena partecipazione della vita quotidiana”.

I numeri in Italia

L'accessibilità è un diritto fondamentale. Circa un miliardo di persone vive una condizione di disabilità, ovvero più del 15% della popolazione. In Italia, il tema riguarda oltre 13 milioni di persone. Nonostante 33 milioni di italiani abbiano attivato SPID e accedano quotidianamente a servizi essenziali online, solo il 2-3% delle homepage è accessibile e quasi il 90% dei siti non è compatibile con le tecnologie assistive, impedendo a migliaia di persone un’esperienza digitale efficace.

La disabilità può toccare ciascuno di noi, sia temporanea, permanente o legata all'invecchiamento, e può manifestarsi in forme sensoriali, motorie o cognitive. Un contesto favorevole e strumenti adeguati sono essenziali per garantire l'accessibilità per tutti. Abbiamo bisogno di un mondo fisico e digitale accessibile, sostenuto da un contesto normativo chiaro e coerente. Di fronte ai progressi normativi degli ultimi anni, il terreno è maturo per definire leggi che promuovano un'accessibilità digitale universale.

Le leggi

L’accessibilità non si auspica, è un obbligo di legge. Sebbene l'accessibilità digitale sia legalmente obbligatoria, il panorama attuale rimane insoddisfacente e contraddittorio. Questa prerogativa è riconosciuta da strumenti normativi internazionali, come la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, e nazionali, come l'Articolo 3 della Costituzione italiana, la Legge 67/2006 contro la discriminazione, la Legge 68/99 per il diritto al lavoro delle persone con disabilità, e la Legge Stanca (4/2004) con i suoi successivi aggiornamenti.

A livello europeo, l'impegno verso l'accessibilità è ulteriormente rafforzato da direttive dell'UE, come la Direttiva 2010/13/UE sui servizi di media audiovisivi, la Direttiva 2016/2102 sui siti web e applicazioni mobili di enti pubblici, e la Direttiva 2019/882 sui requisiti di accessibilità per prodotti e servizi. La Strategia Europea sulla Disabilità 2021 – 2030 evidenzia un impegno continuo verso l'inclusione digitale.

Nonostante questa articolata cornice normativa, l'accessibilità web è spesso trascurata a causa della mancanza di una cultura dell'accessibilità, competenze specifiche in ambito aziendale e pubblico, e una scarsa applicazione delle linee guida. L'assenza di incentivi economici e un percorso di denuncia complesso per i cittadini aggravano il problema. L'errata percezione della disabilità come stigma porta a prodotti e servizi digitali inaccessibili, non per malafede, ma per ignoranza.

All'orizzonte del pieno recepimento dello European Accessibility Act, che ha introdotto specifici obblighi di accessibilità per numerosi prodotti e servizi digitali, questo Manifesto delineerà le principali raccomandazioni condivise da enti, associazioni ed imprese, per garantire un'autentica applicazione di una normativa tanto preziosa.

Il Manifesto è disponibile in formato PDF accessibile quì.

Il Manifesto è supportato dalla FISH - Federazione italiana per il superamento dell'handicap.

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