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Guido Giuliani

World Wide Web Consortium (W3C): cos’è e come funziona

Hai trovato la sigla W3C e non sai cosa significa? Ecco spiegato cos'è il World Wide Web Consortium.

Navigando su internet ti sei imbattuto in una sigla W3C e ti sei chiesto che cosa significa. Magari hai poi trovato che W3C sta per World Wide Web Consortium - tre W e una C, per l’appunto - e ti sei domandato: che cosa fa il World Wide Web Consortium? Da dove nasce? Ecco, in questo articolo trovi la risposta a queste e ad altre domande, inclusa quella sulla relazione fra W3C e WAI. Iniziamo quindi.

Che cosa significa W3C e World Wide Web Consortium

W3C è una sigla alfanumerica, all’interno della quale la W indica “World Wide Web” ed è pertanto seguita da un 3, che indica che le W sono appunto tre e non una sola. Si tratta di una scelta condivisibile, in quanto rende la sigla più accattivante rispetto a un ipotetico WWWC.

La C che compone la sigla sta invece per Consortium, ossia “consorzio”. Il W3C è infatti il “Consorzio sull’internet”, per tradurla con parole italiane.

La storia del World Wide Web Consortium (W3C)

Il World Wide Web Consortium (W3C) nasce nell'ottobre del 1994 presso il MIT (Massachusetts Institute of Technology), celebre università di Boston. Il fondatore è il "padre" del Web, Tim Berners-Lee. Per dare vita al W3C, Berners-Lee ha collaborato con il CERN, ossia l’organizzazione europea per la ricerca sul nucleare, che si trova in Svizzera. Nei suoi precedenti incarichi lavorativi, infatti,Berners-Lee aveva lavorato presso il CERN.

Il primo ufficio europeo del W3C arriva nell’aprile del 1995 e si colloca nell’Istituto Nazionale di Ricerca Informatica ed Automatica (INRIA). Fin da subito ne fece parte lo CSELT, 

Nell'aprile del 1995 l'INRIA (Istituto Nazionale di Ricerca Informatica ed Automatica) ospitò il primo ufficio europeo del W3C: fin da quella data fece parte del consorzio anche lo CSELT, Centro Studi E Laboratori Telecomunicazioni, con sede a Torino. Nel 1996 il W3C approdò in Asia, alla Keio University di Tokyo.

Nel 2003 l'ERCIM (Consorzio Europeo di Ricerca in Informatica e Matematica) prese il ruolo di host europeo del W3C dall'INRIA (che è l'istituzione francese dell'ERCIM).

Il motto del W3C è:

Leading the Web to Its Full Potential

Cosa fa e di che cosa si occupa il World Wide Web Consortium (W3C)

Con l’evoluzione del web da divertimento di nicchia per pochi appassionati a strumento essenziale per le nostre vite, si è resa necessaria la nascita di un organismo che coordinasse l’attività sul web, fissando delle linee standard e promuovendone la continua evoluzione.

Proprio di questo si occupa il W3C, che attualmente vanta 62 dipendenti, 451 organizzazioni membri (tra cui AgID, Google, Amazon e tanti altri) e varie commissioni interne, fra cui ricordiamo:

  • Advisory Committee: organismo formato da un membro per ogni società iscritta al W3C. Si occupa di: rivedere i piani del W3C, effettuare a grandi linee revisioni delle tecnologie attualmente esistenti ed eleggere i membri dell'Advisory Board.
  • W3C Team: formato da professionisti pagati e da membri inviati dalle società membro, si occupa di organizzare e gestire le attività del gruppo.
  • Advisory Board ha solo un ruolo di consigliere e non ha alcun potere decisionale. Ha il compito di risolvere controversie legali che potrebbero presentarsi. È formata da 9 membri in carica per 2 anni. Le elezioni sono state organizzate in modo da far decadere 4 o 5 membri l'anno. Il presidente di questo organismo è chiamato Chairman.

Cos’è la World Accessibility Initiative

Fra le attività del World Wide Web Consortium (W3C) ricordiamo anche l’impegno per rendere il web un posto aperto e accessibile a tutti. Per farlo, il W3C ha avviato una iniziativa dal nome “World Accessibility Initiative” (WAI).

Questa commissione si occupa di fissare le linee guida ed effettuare ricerca per consentire a tutti di usare pienamente internet. Se vuoi sapere come funziona, ti consigliamo di leggere questo articolo.

Se invece condividi questi ideali, dovresti rendere il tuo sito web accessibile. Per farlo bastano pochi click, usando AccessiWay: clicca qui per scoprire come funziona!

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